I vini del Piave

Aprile 5, 2022

La scoperta del vino, prodotto nella Marca Trevigiana, vi porta nei dintorni del fiume Piave, dopo aver esplorato zone che vanno da Conegliano a Valdobbiadene, ovvero il tradizionale percorso del Bianco. Benché i vigneti del Piave diano anch’essi ottimi vini bianchi, la produzione più cospicua è quella del Rosso. Le antiche culture, il mondo contadino forte dei suoi valori, le peculiarità del paesaggio sono ancora una volta i cardini di questo percorso.

Sgombrato il campo da ogni dubbio, gli amanti del rosso si armino di mappa stradale, guida e voglia di degustare perché l’itinerario, che si dirama per circa 150 km, ha in serbo molte sorprese e soprattutto molte scoperte. Il percorso attraversa luoghi carichi di significato e di forte valenza evocativa, molto spesso poco conosciuti dal grande pubblico.

Le terre attraversate dal Piave, che conservano ancora molti toccanti ricordi della Grande Guerra, costituiscono un complesso e affascinante sistema culturale profondamente segnato da una cura millenaria ed appassionata del suo paesaggio; in tale zona la vocazione rurale ha condizionato la Storia insediando valori e colture, tradizioni e vigneti.


La Strada dei Vini del Piave si offre ai turisti più attenti ed esigenti valorizzando il territorio della Doc Piave ed i suoi vini, intesi non solo come tali, ma come frutto di una felice combinazione di terreni, tradizioni, competenze, passioni ed idee che solo una bottiglia di vino può riuscire a contenere e a raccontare. Questi vini si sposano con i numerosi prodotti tipici di una terra straordinaria che offre non solo una solida tradizione gastronomica, ma anche prodotti preziosi come il celebre radicchio rosso e il meno noto, ma non meno interessante, “radicchio verdon“, gli asparagi bianchi, il pesce di fiume ed una solida tradizione d’insaccati de casada, come si dice da queste parti.

La strada dei Vini del Piave si snoda principalmente sulla sponda sinistra del fiume, sforzandosi di toccare la maggior parte – e sono davvero tante – delle località, delle aziende produttrici e della ristorazione degna di nota di questo angolo di Veneto ancora parzialmente da scoprire. Tre sono le aree su cui puntare, con lo scopo di capire i vari momenti insediativi e le tradizioni diverse e, da non dimenticare, per degustare vini e prodotti tipici d’eccellenza.


La prima vede protagonisti i vigneti che appartennero alla Serenissima Repubblica di Venezia: si snoda, sia a sinistra sia a destra del Piave, in un percorso che inizia dall’elegante Oderzo – da sempre punto nevralgico di questo territorio – e dai suoi particolari equilibri stilistici, tra antiche vestigia (I sec. A.C.) e moderne valorizzazioni, e che conduce fino a Roncade attraverso una serie di tranquille cittadine ed antichi borghi, tra vigneti, che sono sempre parte integrante del paesaggio, alternati a boschi e ad altre coltivazioni.


La seconda, che da Roncade arriva a Cimadolmo (patria dell’Asparago bianco Dop), è ancora disseminata di belle dimore patrizie veneziane, numerose delle quali oggi sono sede di rinomate aziende vitivinicole: definita la zona dei “vigneti dei Dogi”, abbraccia a grandi linee la parte centrale della provincia di Treviso e gode di un panorama cui fa da sfondo a nord la dorsale delle Prealpi, mentre a destra scorre il Piave con i suoi greti sassosi e l’austera grazia dei suoi orizzonti.
La terza parte è quella che da Cimadolmo riporta a Oderzo e si estende nel comprensorio del Raboso Piave, l’unico vitigno autoctono trevigiano a bacca nera che, dopo anni d’oblio a causa del suo carattere troppo deciso, ha trovato nuove interpretazioni – e conseguenti grandi successi – grazie ai vignaioli locali, che hanno saputo piegare il carattere un po’ “ruvido” delle sue uve e dare vita a vini sempre più apprezzati e ricercati. Anche in questa zona non mancano le ville, ma quello che più colpisce è l’atmosfera di questa “sinistra Piave” con le sue tradizioni antiche, gli scorci che lasciano intravedere il fiume, le chiesette isolate che nascondono preziosi affreschi e le cittadine gioiello come Portobuffolè.
(fonte: Regione Veneto)

D.O.C. Vini del Piave:

Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Tocai Italico, Verduzzo, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero, Raboso.

La locanda è situata nelle terre del Piave, proprio lì dove si combatterono le aspre battaglie che caratterizzarono la Prima Guerra Mondiale. Questi luoghi costituiscono una suggestiva testimonianza del passato.

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