Il Fiume divenuto sacro alla Patria dopo la Prima Guerra Mondiale

Aprile 5, 2022

Il fiume Piave (localmente e originariamente “la Piave“, volto al maschile in accordo al genere di fiume dopo la prima guerra mondiale perché ritenuto inappropriato chiamare con un nome femminile un fiume divenuto sacro alla patria nasce nelle Alpi Orientali e più precisamente nelle Alpi Carniche, alle pendici meridionali del Monte Peralba, nel comune di Sappada, in provincia di Belluno, a quota 2.037 m s.l.m. (fonte: wikipedia)

Il Piave, che a Maserada si divide in due rami e raggiunge la massima larghezza, è un fiume a carattere torrentizio, alterna periodi di secca a improvvise e travolgenti piene. Per anni segue una direzione poi ne prende un’altra del tutto imprevedibile. La storia errante del fiume è stata la stessa del villaggio. Salettuol si è trovato sulla riva sinistra del fiume quando il Piave ha deviato verso il centro di Maserada, per poi ritrovarsi sulla sponda destra.

Nei primi secoli del secondo millennio dipendeva dalla pieve di Negrisia, ma nel 1330 Salettuol appartiene alla cappella di Maserada, almeno fino al 1578, anno in cui viene segnalato tra le dipendenze di Cimadolmo. Solo dopo i grandi lavori di arginatura del fiume iniziati nel XVI secolo, Salettuol ebbe maggiore stabilità topografica. Bisogna anche considerare gli effetti delle piene che hanno ripetutamente distrutto il villaggio, ma non la tempra dei suoi abitanti i quali, passato il peggio, ricostruivano le loro case un poco più a sud o più a nord, ma sempre vicinissime alla riva del Piave. Di origine veneziana è il culto di San Rocco che prese il posto di san Giovanni Battista nel periodo delle pesti, alla fine del XV secolo.

La storia di Salettuol, è segnata infine dal tragico evento della Prima Guerra mondiale. Per un anno, dal novembre 1917 al novembre 1918, lungo il Piave si combatterono due battaglie decisive, la prima per arrestare l’avanzata austroungarica, dopo la rotta del fronte a Caporetto, la seconda per la riconquista del terreno perduto, con l’attraversamento del fiume e la gloriosa marcia verso Vittorio Veneto delle truppe italiane ed inglesi del X Corpo d’Armata. La piccola borgata venne rasa al suolo, ma nuovamente ricostruita. A ricordo di quell’evento restano due monumenti, uno alla 7ª Divisione Inglese, l’altro ai fanti ed al 44ª reparto d’artiglieria della Brigata Caserta. Il Piave è fiume sacro alla Patria e, dal 1927, al nome di Maserada venne aggiunto “sul Piave“ a memoria degli eventi tragici e gloriosi già ricordati. Nel 1966 il devastante straripamento del fiume demolì parzialmente i due monumenti che vennero presto ricostruiti sullo stesso sito. (fonte: www.comune.maserada.tv.it)

E’ possibile visitare questi luoghi partecipando al percorso Monaco-Venezia a cui aderiscono centinaia di appassionati.

La locanda è situata nelle terre del Piave, proprio lì dove si combatterono le aspre battaglie che caratterizzarono la Prima Guerra Mondiale. Questi luoghi costituiscono una suggestiva testimonianza del passato.

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