…alle otto inizia l’attacco nel settore dell’Armata dell’Isonzo: dalle Grave di Papadopoli truppe del XIV corpo britannico passano a guado il Piave e si scontrano con l’imperialregia 7° divisione fanteria che crolla senza particolare difesa…
Nel museo della “Grande Guerra 1915-1918“ di Maserada , gli oggetti reperiti nel greto del fiume sacro alla patria raccontano la vita di trincea dei soldati che parteciparono al primo conflitto mondiale. Oltre alle teche italiane, si possono osservare quelle dell’esercito austro-ungarico, francese, tedesco, inglese e confrontare, cosi, le diverse dotazioni a disposizione. Le scarpe italiane, ad esempio, erano ferrate e scomode mentre quelle tedesche erano dei veri e propri stivali, simili ai modelli attuali.
Anche le maschere anti-gas mostrano grandi differenze: quelle italiane erano realizzate con strati di garza piu’ tela cerata, mentre quelle austriache, oltre ad un’aderenza quasi perfetta, rispettavano gia’ il principio dei carboni attivi, cosi come quelle inglesi. Le borracce francesi, invece, rispetto a quelle in dotazione negli altri reparti, erano molto piu capienti perche’ per la loro realizzazione era stata sfruttata l’esperienza coloniale in terre dove l’acqua scarseggiava. Nella visita al museo si possono comunque trovare anche molte armi a partire dalle baionette, dai fucili e i moschetti, per arrivare agli scudi pettorali difensivi o agli elmetti.

Si possono, poi, ammirare i primi cibi in scatola con i fornelletti per riscaldarli o le prime gavette, ma anche esempi di barelle, stetoscopi, forbici per estrarre i proiettili, nonche i primi farmaci.
Nella teca sulla telegrafia sono disposti rotoli di filo, macchine fotografiche, cornette telefoniche di ricezione e trasmissione dei messaggi, ma anche tutto il necessario per scrivere (per chi lo sapeva fare) come penne, calamai, ceralacca.
Un’altra curiosita’ e’ costituita dalla dotazione dei reparti alpini e quindi sci, ramponi, copri scarponi in paglia, ma anche occhiali antiriverbero con “lenti“ in ferro fessurate a raggiera. (fonte: www.marcadoc.it/2008/ricordograndeguerra.htm)
Per le visite gli orari di apertura coincidono con quelli della biblioteca e vanno dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 16.30. Le visite guidate si effettuano il martedì e il venerdì, oppure su prenotazione. L’ingresso è gratuito.
La locanda è situata nelle terre del Piave, proprio lì dove si combatterono le aspre battaglie che caratterizzarono la Prima Guerra Mondiale. Questi luoghi costituiscono una suggestiva testimonianza del passato.
